Spagna

All’VIII sec. a.C. risalgono le più antiche testimonianze della lavorazione del metallo nelle fondazioni fenicie nel territorio di Malaca che mantennero anche in epoca punica un ruolo strategico nel controllo delle vie di penetrazione verso la Sierra Morena lungo il fiume Guadalhorce. La continuità della coltivazione mineraria in queste regioni e documentata tra l’altro dal ritrovamento ad una profondità di venticinque metri, in una galleria romana nella miniera di Dehesa de Covatillas nel distretto di Cordoba, di una moneta cartaginese associata ad una iberica. Altro centro fenicio importante per la metallurgia dell’argento e del rame a partire dal VII sec. a.C. è Baria, dove con ogni probabilità veniva convogliato anche il minerale di Castulo, esportato poi verso Cartagine. La regione maggiormente interessata dalla presenza fenicia rimane comunque l’Andalusia occidentale con Gades, fin dall’VIII sec.a.C., fulcro di un sistema economico destinato al controllo del versate atlantico, punto di arrivo delle rotte dall’Oriente, gestore della rete commerciale che va dall’estuario del Tago 1 all’Extremadura e la zona più occidentale della meseta, alla valle del Quadalquivir (l’area tartessica e ai distretti minierari di Huelva e di Aznalcollar), a Lixus e Mogador nel Marocco atlantico (le miniere di argento e di ferro nel Djebel Hadidia nord-est di Mogador). Il sistema dello sfruttamento delle miniere ritenuto, per l’epoca fenicia, in mano ai potentati locali, sembra passare a partire dal periodo barcide sotto il diretto controllo punico. Il centro principale della nuova organizzazione diventa Carthago Nova, la qrtHdšt del territorio spagnolo, anche se con la fine del III sec. a.C. si registra il potenziamento o la creazione di centri punici o punicizzati nella maggior parte dei distretti minerari conosciuti. La presenza pu nica e attestata nella regione oretana a Akra Leuke e Castulo, in quella mastiena e bastetana a Carthago Nova, Baria, Tagilit e Alba, quella bastula a Malaca, quella turdetana a Ituci, nella Beturia Turdula a Hornachueolos (bÆglt ?).