Tunisia

La Tunisia è ricca di giacimenti di ferro e in minor misura di piombo.

Lo sfruttamento di tale risorse è documentabile durante l’epoca cartaginese in particolare nell’area occidentale del paese, nella regione dell’antica Vaga (oggi Beja) nel distretto cartaginese Campi Magni.

Vaga, possibile capoluogo della circoscrizione, doveva assolvere al ruolo di primo collettore delle risorse agricole e minerarie del bacino di Nefra e Bulla Regia, ricco di ferro, piombo e rame.

In questa regione, Thibigga Bure, possibile centro per l’estrazione del piombo verosimilmente sfruttato anche in epoca punica, sono stati riportati alla luce i resti di un’area sacra dedicata a Saturno con stele neopuniche e una necropoli della meta del II sec. a.C.-I sec. d.C. con materiale punico. Il sito sembra far parte del complesso sistema di centri fortificati che da Cartagine si estendevano fino al pagus Thuscae.

La ‘cintura’ più prossima a Cartagine era costituita da località quali Nepheris, Uthina, Tunes, seguita a circa 60 km dalla metropoli da una seconda serie di siti nell’area di Zaghouan, Srmingi, Jebel Moraba.

Oltre tale regione, si estendeva un’area priva di fortificazioni a vocazione agricola, chiusa a sud da altre roccaforti tra cui Uzali Sar, Tuccaba. Munita sembra essere stata anche la regione mineraria di Thugga verso ovest con siti quali Thignica, Thighidda Bure, e verso la dorsale con Limisa come a seguire una possibile linea di frontiera posta in territorio numida, che si alternerebbe, anche qui, alle aree agricole della regione di Saradi e dell’alta valle del Siliana. Nei territori più prossimi a Cartagine, quindi, sembra delinearsi una situazione antropica estremamente articolata con un modulo insediativo misto : abitati agricoli, minerari e fortificati alternati in una serie successiva di cinture poste a protezione della capitale punica, anche se, non si hanno indicazioni sufficienti per valutare come tale complesso sistema s’inserisse nell’organizzazione amministrativa cartaginese del territorio per distretti.